I pro e i contro del cedimento muscolare negli esercizi

Anche se può sembrare uno de tanti metodi, il cedimento muscolare negli esercizi ha trovato sostenitori, avversari e polemiche da sempre. Vediamo in cosa consiste e come mai fa tanto discutere.
I pro e i contro del cedimento muscolare negli esercizi

Ultimo aggiornamento: 15 settembre, 2018

Come in qualsiasi altro metodo di lavoro, l’allenamento che porta al cedimento muscolare ha sia pro che contro. Gli svantaggi derivano generalmente da errori nell’esecuzione ed è per questo motivo che risulta estremamente necessario conoscere a fondo questo tipo di allenamento e sapere alla perfezione come eseguirlo.

Nell’articolo che vi proponiamo, cercheremo di capirne di più su cosa sia il cedimento muscolare e quali siano i suoi vantaggi e svantaggi.

Cosa vuol dire allenarsi fino al cedimento muscolare

cedimento muscolare

Il cedimento muscolare consiste nel realizzare esercizi con sovraccarichi . La particolarità di questi esercizi è quella di prescindere dal numero di ripetizioni, ma di portare l’atleta a continuare la serie al limite delle sue possibilità.

L’obiettivo di fondo è aumentare la massa muscolare la quale, come spiegato in altri articoli, avviene o con la rottura delle miofibrille – ipertrofia miofibrillare – o grazie al miglioramento della capacità del sarcoplasma di immagazzinare energia.

Di fatto, i difensori del cedimento muscolare assicurano che se un muscolo non si affatica durante un allenamento, questo non si svilupperà. Per questa ragione, si cerca di arrivare, attraverso il cedimento, al limite della resistenza dei muscoli stessi. In altre parole, si aumenta la fatica per ampliare la soglia di sviluppo muscolare alla fine di un allenamento.

Di seguito andiamo ad analizzare le conseguenze positive e negative degli allenamenti secondo questa logica. Inutile dire che l’esecuzione di tali esercizi richiede la presenza di un professionista che assista l’atleta mentre li esegue.

Allo stesso modo, devono tenersi in considerazione aspetti accessori – ma neanche tanto – come il riposo e l’alimentazione. C’è chi raccomanda l’assunzione di una buona dose di proteine dopo questo tipo di allenamento, ma queste decisioni devono essere prese dopo un parere medico.

Benefici degli esercizi fino a cedimento muscolare

  • Potenzia l’ipertrofia muscolare: svolti con la frequenza e le modalità adeguate, questi esercizi  favoriscono il processo metabolico. La rottura delle fibre avviene in maniera ancora più efficiente se si utilizzano pesi submassimali (all’80% della capacità massima).
  • Si riesce a migliorare rapidamente la potenza muscolare: alcuni studi affermano che durante la prima settimana di allenamento si riesce ad accelerare  lo sviluppo della potenza muscolare. Tuttavia, alla lunga, i progressi si uniformeranno.

Alla luce di quanto detto, la maggior parte dei professionisti raccomanda questi esercizi se lo scopo dell’allenamento è di ottenere massa muscolare. Diversamente, se si cerca di ottenere resistenza, potenza e velocità, si dovrà valutare caso per caso.

In linea di massima, gli esercizi fino al cedimento muscolare devono essere eseguiti con precauzione. Se eccedere potrebbe avere effetti negativi, dall’altro lato, se non vengono ripetuti con una certa frequenza, serviranno a ben poco.

I contro del cedimento muscolare

allenamento con cedimento muscolare
  • Rischio maggiore di lesioni: alcuni specialisti si oppongono a questo metodo perché ritengono che sia una forma aggressiva di allenamento. Lo sforzo richiesto al muscolo risulta sproporzionato e potrebbe provocare lesioni muscolari.
  • Può influire negativamente sulla tecnica: far lavorare i muscoli fino all’arresto non  può che essere conseguenza di movimenti scorretti o poco coordinati il cui risultato potrebbe causare una lesione. Dovete, quindi, fare attenzione a questo pericolo durante gli allenamenti.
  •  Squilibri ormonali: allenamenti di questo tipo frequenti, o addirittura giornalieri, produrrebbe livelli troppo elevati di cortisolo e livelli troppo bassi di testosterone durante la fase di riposo incorrendo nel rischio di catabolismo, che non fa altro che pregiudicare lo sviluppo della massa muscolare.

Consigli da tenere a mente

Per evitare gli inconvenienti visti sopra – in particolare i primi due- , è raccomandabile alternare gli esercizi con altri tipi di allenamento durante la settimana. Ossia, pianificare le sessioni lavorando un giorno sulla forza, un altro sulla definizione e un altro ancora lavorando fino al cedimento.

È altresì importante fare questi esercizi con l’aiuto di un’altra persona. In questa maniera, quando i muscoli arriveranno al limite estremo, ci sarà qualcuno che aiuterà a sollevare i pesi.

Come ultima cosa, badate bene al riscaldamento e alla preparazione. Questi esercizi vanno affrontati dopo un corretto riscaldamento. Ne risulta che l’atleta debba avere una preparazione di base e che abbia sviluppato un massa muscolare in grado di sopportare questi livelli di peso e stanchezza.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.