In cosa consiste la dieta ormonale?

La dieta ormonale normalmente è strutturata in 3 fasi. La prima è fondamentale, poiché può portare a un deficit di nutrienti essenziali.
In cosa consiste la dieta ormonale?

Ultimo aggiornamento: 01 luglio, 2021

La dieta ormonale è un piano alimentare che si impegna a migliorare le abitudini al fine di regolare gli ormoni e generare una perdita di peso. Molte volte, lo stato della composizione corporea è determinato da squilibri nella produzione di queste sostanze, quindi affrontare questo problema è fondamentale.

Tuttavia, va tenuto presente che la dieta ormonale, se portata avanti in modo inappropriato, può essere pericolosa. Se ci sono problemi nella sintesi degli ormoni a causa di un contributo inefficiente dei nutrienti, il processo può risultare aggravato.

Fasi della dieta ormonale

Con l’obiettivo primario di ristabilire l’equilibrio interno, la dieta ormonale propone di seguire tre differenti passaggi.

Fase uno

In primo luogo, la dieta ormonale si impegna in un modello di disintossicazione in cui le componenti della dieta come glutine, latticini, carne rossa e agrumi sono limitati. L’alcol e la caffeina devono essere eliminati.

In merito a questo passaggio, va notato che i protocolli restrittivi si sono rivelati pericolosi in molti contesti. Ad esempio, non esiste una base scientifica per promuovere la limitazione dei latticini nella dieta. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nutrition Research Reviews, il consumo regolare di questi alimenti genera un miglioramento della struttura ossea a medio termine.

Tuttavia, è vero anche che l’eliminazione delle sostanze tossiche, come l’alcol e alcuni additivi, può avere un effetto positivo sul funzionamento del corpo. Queste fanno parte della dieta abituale di molte persone e causano problemi al fegato e cardiovascolari. La consapevolezza è fondamentale.

Seconda fase

Ragazza che mangia della frutta.

Una volta completata la fase uno, alcuni degli alimenti chiave nella dieta, come latticini e cereali, iniziano a essere reintrodotti. In ogni caso bisogna prima testare la tolleranza, al fine di stabilire che non provocano alterazioni a livello intestinale.

A questo punto si può seguire un tipo di dieta che privilegi il consumo di alimenti freschi rispetto a quelli industriali ultra-trasformati. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista BMJ, l’assunzione abituale di questi alimenti genera un maggior rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.

Quando si pianifica di seguire una dieta ormonale, è importante garantire la varietà. Bisogna cioè mangiare alimenti appartenenti a tutti i gruppi, in modo da soddisfare i requisiti di nutrienti essenziali. A questo proposito, è bene mangiare verdure e pesce.

Terza fase

Nel momento in cui si stabiliscono correttamente le basi di una buona alimentazione, si consiglia di avviare un piano di esercizio fisico e altre buone abitudini per raggiungere un equilibrio a livello ormonale. È importante dare la priorità ad un buon riposo, garantendo almeno 7 ore di sonno notturno.

D’altra parte, potrebbe essere il momento di introdurre alcuni integratori che migliorano il benessere. Alcuni di essi possono essere finalizzati a modulare i meccanismi infiammatori, come gli omega 3. Altri, invece, possono aiutare a riposare meglio, come nel caso della melatonina.

Tuttavia, è importante consultare uno specialista prima di introdurre degli integratori nella dieta. L’esperto saprà consigliare il miglior prodotto da consumare, oltre ad adattare il regime degli integratori alle esigenze individuali.

Uomo sul tapis roulant.

Allo stesso tempo, bisogna introdurre progressivamente l’attività fisica. In questo modo si evitano possibili infortuni e fastidi muscolari derivanti da un mancato adattamento.

La dieta ormonale promette di aiutare a migliorare la salute

La dieta ormonale nasce con l’obiettivo di ripristinare l’omeostasi interna. Tuttavia, non è priva di rischi. La prima fase è molto restrittiva, quindi può condizionare la comparsa di deficit di nutrienti essenziali. In questi casi, è meglio consultare uno specialista per calibrarli correttamente.

Ad ogni modo, l’obiettivo di questo regime alimentare è quello di dare la priorità al consumo di cibo fresco, oltre a promuovere le sane abitudini. Tra queste spiccano fare sport regolarmente e riposare bene, due pilastri fondamentali quando si parla di salute.


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