Le principali cause dell'intolleranza al lattosio

L'intolleranza al lattosio è la difficoltà a digerire lo zucchero a causa della carenza dell'enzima lattasi. Quali sono i fattori che possono generare questa condizione?
Le principali cause dell'intolleranza al lattosio

Ultimo aggiornamento: 11 gennaio, 2021

L’intolleranza al lattosio è un problema che colpisce sempre più persone. È influenzata da fattori non solo genetici, ma anche ambientali. Per fortuna, in certi casi è possibile correggere la situazione. È comunque importante fare attenzione alle cause dell’intolleranza al lattosio.

Prima di tutto,  bisogna sottolineare che un’intolleranza è diversa da un’allergia. L’allergia è una reazione autoimmune sproporzionata a un antigene, mentre l’intolleranza è l’incapacità di digerire o di metabolizzare un determinato nutriente.

Principali cause dell’intolleranza al lattosio

L’intolleranza al lattosio può avere un’eziologia molto diversa. Esiste una componente genetica, identificata ed evidenziata da uno studio pubblicato sulla rivista Gut. Ad alcune persone, infatti,  manca l’informazione genetica necessaria per sviluppare l’enzima che metabolizza lo zucchero, conosciuta come lattasi.

In altri casi, però, il problema può essere batterico. Una disbiosi intestinale, o alterazione della flora batterica, può condizionare la comparsa di un’intolleranza al lattosio di carattere transitorio.

Lo afferma una ricerca pubblicata sulla rivista   Critical Reviews in Food Science and Nutrition . Per fortuna, questo problema risponde molto bene al trattamento con probiotici, e può essere risolto in breve tempo.

L’intolleranza al lattosio può nascere anche in seguito a una temporanea interruzione del consumo di prodotti caseari. Questo perché il corpo umano tende ad andare a risparmio.

Se si smette completamente di ingerire latticini per un certo periodo, l’organismo non produce più la lattasi, perché capisce di non averne bisogno e non vuole sprecare energia. Quando si inserisce di nuovo il nutriente nella dieta, l’organismo non è più in grado di digerirlo correttamente.

Tazze di latte tiepido su un vassoio.

Il lattosio non fa male

Sebbene alcune correnti moderne affermino il contrario, il lattosio non è un nutriente negativo per la salute. Non è dimostrato che possa causare uno stato infiammatorio nocivo per l’organismo, almeno non nelle dosi consigliate. Per questo motivo, tranne nei casi di un’intolleranza di carattere genetico correttamente diagnosticata, non c’è motivo per ridurre il consumo di lattosio.

Nel caso delle intolleranze al lattosio, una buona soluzione prima di eliminare la presenza di zucchero dalla dieta può essere sperimentare un trattamento a base di probiotici.

È stato dimostrato che questi organismi sono molto efficaci nella prevenzione della sintomatologia associata a questo problema. Riescono persino a invertire la situazione, stimolando la produzione di lattasi da parte dei batteri che abitano l’intestino.

L’importanza di una dieta varia

Quando si prepara un menu, è importante assicurarsi che sia vario ed equilibrato. In presenza di una patologia diagnosticata, non bisogna ridurre il consumo gruppi di alimenti senza prima aver consultato il medico. Altrimenti, “la cura potrebbe essere peggio della malattia”.

Bicchiere di latte e cioccolato per colazione.

La cosa migliore è consumare sempre alimenti freschi, ed evitare i prodotti ultra-processati e quelli tossici, come gli alcolici. Questa classe di elementi non offre nessun nutriente benefico per l’organismo. Anzi, può aumentare l’incidenza delle patologie di carattere cronico e complesso.

Se non soffrite di intolleranza al lattosio non eliminatelo

L’intolleranza al lattosio è un male comune in alcune comunità che hanno eliminato l’assunzione di latticini da molti anni. Ne è un esempio la popolazione cinese. Nei paesi occidentali, però, e salvo casi particolari di alterazioni genetiche, questo nutriente è digeribile senza problemi.

Al giorno d’oggi, l’intolleranza al lattosio è spesso dovuta a disbiosi intestinale. Questo si può correggere con l’uso di integratori probiotici, che migliorano la digestione dello zucchero e riducono i sintomi associati all’intolleranza.

Tuttavia, se vi sentite male dopo l’assunzione di prodotti che contengono lattosio, rivolgetevi sempre a uno specialista per valutare il problema. Nel caso in cui vi venga diagnosticata un’intolleranza, iniziate provando un trattamento conservatore.

Se questo non ha alcun effetto, l’origine può essere genetica, quindi la soluzione migliore sarà eliminare il lattosio dalla dieta o introdurre l’enzima lattasi in modo esogeno.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Misselwitz B., Butter M., Verbeke K., Fox MR., Update on lactose malabsortion and intolerance pathogenesis, diagnosis and clinical management. Gut, 2019. 68 (11): 2080-2091.
  • Oak SJ., Jha R., The effects of probiotics in lactose intolerance: a systematic review. Crit Rev Food Sci Nutr, 2019. 59 (11): 1675-1683.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.