È necessario prendersi un giorno di riposo?

Molti specialisti dello sport affermano che il riposo è solo un'altra parte dell'allenamento. La verità è che questa frase non potrebbe essere più corretta. Vi diciamo perché in questo articolo.
È necessario prendersi un giorno di riposo?

Ultimo aggiornamento: 31 maggio, 2021

Molti atleti rinunciano a prendersi un giorno di riposo pensando che questo ridurrà la loro performance. Tuttavia, questa idea non è solo sbagliata ma anche pericolosa, poiché il giorno di riposo è una parte fondamentale di qualsiasi routine di allenamento.

Riposare in modo adeguato è molto importante, sia per la salute fisica che per il benessere psicologico. Non a caso, molte delle lesioni del sistema muscolo-scheletrico derivano dal non prendersi un giorno di riposo e dallo spingere il corpo al limite delle sue capacità.

Vantaggi del prendersi un giorno di riposo

Il tempo di riposo sarà determinato dall’intensità e dalla frequenza dell’esercizio fisico. Inoltre, non va dimenticata la capacità di ogni persona di assimilare lo stress generato dallo sforzo. In questo articolo, approfondiremo l’importanza di prendersi un giorno di riposo.

Rilassa i muscoli e la mente

L’allenamento senza riposo è una potenziale fonte di stress muscolare e nervoso. Sopportare uno stato di stress prolungato può portare a lesioni, oltre ad aumentare le possibilità di soffrire di sindrome da esaurimento o burnout.

La principale conseguenza di soffrire di questa condizione è una significativa diminuzione delle prestazioni sportive. Ma non solo: l’atleta che è “esaurito” spesso sperimenta sentimenti più negativi. In definitiva, queste sensazioni sono così intense che potrebbero spingerlo ad abbandonare la pratica sportiva.

Prevenire è sempre meglio che curare. Pertanto, è preferibile programmare i periodi di riposo in modo appropriato e quindi garantire che lo stress sia mantenuto ad un livello più basso possibile.

Ragazzo su un'amaca.


Favorisce la memoria e permette di organizzare meglio il proprio tempo

Un riposo adeguato è essenziale per il corretto funzionamento della memoria. Non è un deposito passivo di conoscenze e abilità, ma piuttosto un elemento attivo, in grado di plasmare ciò che è stato appreso.

Prendersi un giorno di riposo è importante per favorire l’integrazione e l’organizzazione di quanto appreso, oltre a disfarsi di tutti quei pensieri non rilevanti. Questo motivo spiegherebbe perché la memoria agisce meglio nel tempo e non immediatamente dopo aver appreso un’abilità.

In particolare, vale la pena sottolineare il ruolo che i sogni giocano nel consolidamento della memoria. Secondo una ricerca pubblicata dalla Rivista della Facoltà di Medicina del Messico, l’effetto positivo del sonno influisce sia sulla memoria verbale che su quella più procedurale, relativa alle sequenze dei movimenti.

Aumenta la produttività

La produttività è il rapporto tra i risultati ottenuti in un’attività e le risorse investite in essa. In altre parole, un’elevata produttività corrisponde all’ottenere di buoni risultati con un minore investimento di tempo o fatica.

Molte persone credono erroneamente che essere produttivi significhi lavorare sodo. Ma non è così, perché per parlare di produttività o efficienza bisogna tener conto dei mezzi o delle risorse coinvolte, e non solo dei risultati.

Qualità del sonno. Donna che dorme bene.
Avere una routine è essenziale per prendersi cura del proprio riposo.

In questo senso, prendersi un giorno di riposo aiuterà ad aumentare la produttività, poiché disconnettere la mente dall’allenamento fa in modo che la prossima volta la routine venga affrontata con un atteggiamento rinnovato e più positivo.

Quali sono i risultati prendendosi un giorno di riposo?

Il rapporto tra lavoro e performance non è del tutto lineare. È vero che c’è una corrispondenza tra il lavoro costante e il raggiungimento dei risultati, ma arriva un momento in cui il corpo ha bisogno di riposare per continuare ad andare avanti. Ignorare i sintomi della stanchezza è pericoloso, poiché la salute dell’atleta potrebbe risultare compromessa.

Il tempo di riposo di cui ha bisogno un atleta varia a seconda di molteplici fattori. L’intensità della routine, i gruppi muscolari allenati o il calendario delle gare sono variabili che influenzano la definizione di questa tempistica.

Né si può dimenticare che ogni atleta ha la propria velocità di progresso e che non è consigliabile andare oltre ciò che la persona può assimilare. Tenendo conto di tutte queste premesse, approfittare dei benefici del riposo per crescere di più come atleta è fondamentale.


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  • Carrillo-Mora, P., Ramírez-Peris, J., y Magaña-Vázquez, K. (2013). Neurobiología del sueño y su importancia: antología para el estudiante universitario. Revista de la Facultad de Medicina UNAM, 56(4), 5-15.

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