In cosa consiste la sindrome della capanna?

Negli ultimi mesi, abbiamo sentito spesso l'espressione "sindrome della capanna" per riferirsi al disagio e al malessere che alcune persone provano quando devono lasciare la propria casa. Vi diciamo cos'è e come possiamo superarla.
In cosa consiste la sindrome della capanna?

Ultimo aggiornamento: 04 gennaio, 2021

Negli ultimi mesi si è parlato molto della sindrome della capanna come di una nuova patologia emotiva derivata dall’isolamento sociale. Si manifesta in quelle persone che hanno paura di uscire di casa e preferiscono rimanere confinate anche se fuori non c’è un pericolo reale.

Sebbene questa condizione possa causare molto disagio alla persona, la verità è che non è ancora stata riconosciuta come una malattia. In effetti, questa sindrome è più una reazione provocata dallo stress a una situazione di incertezza che un disturbo psicologico.

Nonostante ciò, è necessario agire per eliminare il malessere, poiché può impedire a chi ne soffre di vivere normalmente la sua vita. Ad esempio, la sindrome della capanna induce a smettere di fare vita sociale, abbandonare lo sport e, nei casi più estremi, a perdere il lavoro.

Soprattutto abbandonare la pratica sportiva può portare conseguenze più negative. In questo caso, la persona potrebbe trascurare la sua forma fisica, perdere la routine e di conseguenza la sua salute peggiorerà.

Per tutti questi motivi, è importante riconoscere i sintomi della sindrome della capanna e sapere come agire in questi casi per riprendere la nostra vita normalmente.

Quali sono i sintomi della sindrome della capanna?

I sintomi di questa condizione sono simili a quelli di un disturbo da stress o di una fobia specifica. Ogni persona sperimenta i sintomi in modo diverso, quindi non è necessario che si manifestino tutti per parlare di sindrome della capanna. I più comuni includono:

  • Irritabilità e cattivo umore.
  • Cattivo umore e sentimenti di tristezza.
  • Difficoltà a dormire.
  • Pensieri negativi quando bisogna uscire di casa.
  • Paura irrazionale ed eccessiva di essere lontani da casa.
  • Evitare le attività che in precedenza erano piacevoli, come l’allenamento all’aperto.
  • Sensazioni di mancanza di respiro, tachicardia o tensione muscolare.

Come superare la sindrome della capanna

Una volta conosciuti i sintomi, il passo successivo è intervenire direttamente sul disagio. È importante notare che gli interventi devono essere supervisionati da un professionista, poiché delle reazioni allo stress gestite male possono portare a problemi di ansia.

Donna angosciata sul divano.


1. Uscire di casa a poco a poco

Il modo più efficace per superare le proprie paure è affrontarle ed esporsi a poco a poco alla situazione temuta. Al contrario, evitarle e fuggire aiutano solo a consolidare il problema.

Le uscite all’aperto devono essere effettuate progressivamente e adattandosi al livello di disagio della persona. Potete iniziare uscendo al balcone o davanti la porta di casa e allontanarvi a poco a poco fino a quando non riuscirete ad uscire normalmente in strada. Questa tecnica di controllo sistematica è la più usata per il trattamento delle fobie specifiche.

2. Mantenere il contatto con le persone vicine

Avere il sostegno delle altre persone è di grande aiuto per superare la sindrome della capanna. Gli amici e i familiari forniscono il supporto emotivo e le risorse materiali necessarie per mantenere la nostra salute fisica e mentale.

Chi si soffre della sindrome della capanna spesso non è motivato a prendersi cura dei rapporti con gli altri. Tuttavia, è in questi momenti che bisogna fare uno sforzo maggiore per rimanere a contatto con gli altri.

Per restare in contatto, non è necessario organizzare una riunione; basta dedicare pochi minuti al giorno per mandare un messaggio o fare una telefonata per salutare chi conta veramente.

3. Evitare una vita sedentaria

I sintomi dell’ansia possono manifestarsi anche all’interno della nostra casa. I pensieri negativi sulla situazione esterna solitamente sono la principale fonte di disagio e stress.

Per evitare di cadere in una vita sedentaria, bisogna fare esercizio fisico anche tra le pareti domestiche. L’attività fisica aiuta a distrarre la mente e influisce positivamente anche sul nostro umore.

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Clinical Medicine, l’esercizio fisico regolare riduce i livelli di ansia e migliora la qualità del sonno. Quindi è un’ottima risorsa per alleviare i sintomi della sindrome della capanna.

Lezione di ballo.


4. Esprimere l’angoscia emotiva per combattere la sindrome della capanna

A volte non è facile esprimere i propri sentimenti ed emozioni, soprattutto quando sono negative. Tuttavia, tenerli per sé non fa altro che alimentare il disagio della sindrome della capanna.

L’espressione emotiva è di per sé liberatoria e terapeutica. Dopo aver espresso ciò che si ha dentro, ci si può sentire liberi dai legami e con una mente lucida. Inoltre, se il dolore è condiviso con gli altri, la persona si renderà conto di non essere sola e che la sua reazione non è insolita.

Possiamo combattere le nostre paure

Le fobie sono reazioni ansiose a stimoli o situazioni che vengono percepite come un pericolo per se stessi. La parte positiva di questo è che, proprio perché si tratta di reazioni apprese, è possibile disimpararle e sbarazzarsene.

In molti casi, è necessario un aiuto professionale per superare la sindrome della capanna e non c’è niente di sbagliato in questo. Prendersi cura della salute mentale significa prendersi cura di se stessi e preoccuparsi del proprio benessere.

Infine, è necessario ricordare che la salute fisica e mentale sono strettamente correlate. Non a caso, qualsiasi sforzo per prendersi cura del corpo, ad esempio attraverso l’esercizio fisico regolare o i cambiamenti nella dieta, avrà un effetto positivo sull’umore.


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