Gli atleti rifugiati alle Olimpiadi di Rio del 2016

Gli atleti rifugiati sono quegli atleti che non possono rappresentare i loro paesi alle Olimpiadi perché sono in guerra o sono tormentati da gravi problemi politici.
Gli atleti rifugiati alle Olimpiadi di Rio del 2016

Ultimo aggiornamento: 21 giugno, 2020

Se avete assistito alla cerimonia di apertura dei Giochi olimpici di Rio de Janeiro del 2016, sicuramente avrete notato la squadra di atleti rifugiati sfilare alla parata del comitato. In questo articolo parleremo degli atleti rifugiati alle Olimpiadi di Rio del 2016.

Cos’è la squadra degli atleti rifugiati?

Identificata con l’acronimoa ROT (Refugee Olympic Team), la squadra olimpica degli atleti rifugiati è una delle delegazioni che hanno partecipato ai Giochi Olimpici di Rio 2016. Questa squadra era stata stata istituita lo stesso anno dal Comitato Olimpico Internazionale.

Il COI ha chiesto a tutti i comitati olimpici di identificare e selezionare tutti quegli atleti rifugiati a seguito di guerre o conflitti politici nel loro paese d’origine. Da quando è stata annunciata questa decisione, 43 atleti si sono candidati per far parte della nuova delegazione.

I requisiti da soddisfare per entrare a far parte del comitato erano tre: performance a livello sportivo, status di rifugiato approvato dalle Nazioni Unite e particolari contingenze personali.

Alla fine, è stato deciso che 10 atleti rifugiati avrebbero partecipato all’edizione delle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016. Tutte le spese, sia di preparazione, di abbigliamento e di viaggio, sono state pagate dal COI attraverso il suo team internazionale di solidarietà olimpica. Nella rappresentazione ufficiale hanno usato la bandiera olimpica.

Chi erano gli atleti rifugiati alle Olimpiadi di Rio 2016?

La squadra di atleti rifugiati che ha partecipato alle Olimpiadi di Rio del 2016 è stata confermata il 3 giugno dello stesso anno. Come capo della commissione è stato scelto Tegla Loroupe, nativo del Kanya, mentre il sudanese Rose Lokonyen è stato il portabandiera all’apertura delle Olimpiadi. Sebbene non abbiano vinto alcuna medaglia, vale la pena ricordare questi 10 atleti rifugiati:

  • Rami Anis: nato in Siria, con residenza in Belgio. È un campione di nuoto, nelle specialità dei 100 metri stile libero e 100 metri a farfalla.
Atleti rifugiati: atleta in piscina
  • Yiech Pur Biel: nato in Sudan, residente in Kenya. Gareggia per gli 800 metri di atletica leggera.
  • James Nyang Chiengjiek: anche lui nato in Sudan, ma vive in Kenya. Corre i 400 metri.
  • Yonas Kinde: nato in Etiopia, ma rifugiato in Lussemburgo. È specializzato nella corsa per la maratona.
  • Anjelina Nadai Lohalith: anch’essa originaria del Sud Sudan, residente in Kenya. È specializzata nella corsa su 1500 metri.
  • Rose Lokonyen: nata nel Sud Sudan, rifugiata in Kenya, ha partecipato al test di 800 metri.
  • Paulo Amotun Lokoro: sudanese che vive in Kenya e ha partecipato alla gara di atletica da 1500 metri.
  • Yolande Bukasa Mabika: nato nella Repubblica Democratica del Congo, ma attualmente vive in Brasile. È un campione di judo.
  • Yusra Mardini: dalla Siria, ma residente in Germania, partecipa alle gare di nuoto dei 100 metri stile libero e dei 100 metri a farfalla.
  • Popole Misenga: nato nella Repubblica Democratica del Congo, rifugiato in Brasile, è un atleta di judo. Si è dimostrato il migliore tra gli atleti rifugiati ai quarti di finale, quando ha battuto l’indiano Avtar Singh.

Questi atleti parteciperanno alle Olimpiadi di Tokyo 2021?

Durante la 133a sessione del Comitato Olimpico Internazionale, tenutosi a Buenos Aires, in Argentina, nell’ottobre 2018, è stata approvata la partecipazione di una squadra di atleti rifugiati ai successivi Giochi Olimpici di Tokyo 2021.

Logo delle Olimpiadi

Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, ha autorizzato l’iniziativa dichiarando: “In un mondo ideale, la squadra di atleti rifugiati non dovrebbe esistere. Ma i motivi per cui abbiamo creato questo gruppo prima di Rio 2016 purtroppo ci sono ancora”.

Successivamente, a giugno 2019, è stato pubblicato l’elenco degli atleti rifugiati che hanno fatto domanda per far parte della squadra olimpica. Attualmente, ci sono 46 beneficiari delle borse di studio per i rifugiati offerti dal COI, tra cui i 10 atleti che hanno partecipato alle Olimpiadi di Rio nel 2016.

Nati in Afghanistan, Camerun, Repubblica Democratica del Congo, Eritrea, Etiopia, Iraq, Iran, Sud Sudan, Sudan e Siria, gli atleti rifugiati competono nelle seguenti discipline: atletica leggera, badminton, boxe, ciclismo, judo, karate, tiro, nuoto, taekwondo, sollevamento pesi e lotta libera.


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