Fabio Capello, uno degli allenatori italiani di maggior successo

Fabio Capello ha vinto molti titoli negli anni '90 e nei primi anni 2000, motivo per cui è considerato uno dei migliori allenatori europei.
Fabio Capello, uno degli allenatori italiani di maggior successo

Ultimo aggiornamento: 06 settembre, 2020

Negli anni ’90, il “sergente di ferro”, durante la sua carriera come allenatore ha vinto quasi tutti i trofei in cui si è cimentato. Per questo motivo è considerato uno dei migliori in Europa, un vero idolo. In questo articolo vi racconteremo la biografia di Fabio Capello.

Gli inizi come giocatore

Prima di parlare della carriera di allenatore di Fabio Capello, dedicheremo alcune righe alla sua carriera come giocatore. Nonostante abbia cambiato squadra in varie occasioni, ha sempre giocato in Italia.

Ha iniziato a giocare a Pieris, sua città natale, dove suo padre Guerrino era allenatore. Passò poi alla SPAL, dove debuttò nel 1964 e con la quale fu promosso in Serie A quella stessa stagione.

Nel 1967 lo ingaggiò la Roma. Tuttavia, mentre contribuiva all’ascesa della squadra in quel campionato, un infortunio al ginocchio lo ha tenuto fuori per gran parte della stagione. Nel 1968, poi, tornò trionfante con la Roma vincendo la Coppa Italia.

Nel 1970 Capello passò alla Juventus, dove giocò 165 partite in sei stagioni. Dopo passò al Milan, dove giocò tre stagioni, concludendo la sua carriera da calciatore.

Fabio Capello ha rappresentato la Nazionale italiana in 32 partite e ha segnato l’unico gol che ha aiutato il suo paese a battere l’Inghilterra al leggendario stadio di Wembley.

Fabio Capello da giovane.
Fabio Capello quando era giocatore.

La carriera di Fabio Capello come allenatore

Nella stessa squadra con cui concluse la sua carriera da giocatore, ha iniziato come allenatore. Era il 1991 e i rossoneri non vincevano alcun trofeo da molte stagioni.

L’epoca d’oro di Capello ebbe inizio nel momento in cui prese le redini di una squadra formata da fuoriclasse, quali Paolo Maldini e Marco Van Basten. Con la guida di Capello, il Milan rimase imbattuto per ben 58 partite (quasi due anni) e vinse un gran bel numero di titoli.

Nel 1996, grazie alla sua abilità, fu ingaggiato dal Real Madrid, suo malgrado solo per una stagione, dato che non ha convinto la dirigenza dei merengue nonostante la conquista del campionato. È così che Capello decise di tornare al Milan, ma solo per un anno.

Fabio Capello si prese una breve pausa, per tornare poi ad allenare la Roma nel 1999, dove ha permesso alla squadra della capitale di vincere un altro scudetto.

A causa del suo carattere intransigente, non era molto amato dai tifosi romanisti. Così, nel 2004, emigrò alla Juventus, dove vinse due scudetti consecutivi. Questi titoli sono stati successivamente rimossi dalla bacheca del club in seguito ad uno scandalo di partite truccate.

Capello con la Juventus.
Capello quando allenava la Juventus.

Fu allora che Capello decise di dimettersi dalla Juventus per tornare ad allenare il Real Madrid, con l’obiettivo di interrompere i tre anni senza titoli della squadra madrilena.

Ancora una volta, lo stile dell’allenatore non è stato di gradimento in Spagna, anche a causa della decisione di lasciare David Beckham e Ronaldo fuori dalle polemiche giornalistiche. Così, nel 2007, venne licenziato.

Gli ultimi anni

Poco dopo divenne allenatore della nazionale inglese, dove nominò capitano David Beckham. Grazie alle vittorie ottenute, la squadra si qualificò alla fase a gironi dei Mondiali in Germania, dove fu eliminata agli ottavi di finale dalla compagine tedesca. Capello è rimasto in carica fino al 2012, anno in cui si è dimesso.

La sua carriera da allenatore è proseguita in Russia, dove nel 2015 divenne allenatore della nazionale. Portò la squadra ai Mondiali nel 2014 in Brasile, quando si dimise poco dopo. L’ultima squadra che ha guidato è stata la Jiangsu Suning, della Chinese Super League, per meno di una stagione.

Da allenatore Fabio Capello ha vinto 14 titoli (9 dei quali con il Milan) e ha diretto 845 partite, con una precentuale di oltre il 65% delle vittorie. Nonostante le sue decisioni controverse e lo stile di gioco aggressivo, nessuno può negare che il sergente di ferro sia uno dei migliori allenatori d’Europa.


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