Il Coronavirus nel mondo dello sport

Vi presentiamo l'attuale panorama del mondo dello sport in relazione al Coronavirus, che ha provocato la sospensione di quasi tutte le gare più importanti. 
Il Coronavirus nel mondo dello sport

Ultimo aggiornamento: 19 maggio, 2020

Di recente molti paesi del mondo hanno deciso di sospendere la maggior parte delle attività con grande partecipazione di persone per prevenire la diffusione del COVID-19, una malattia che ha oltrepassato le frontiere di paesi e continenti. E lo sport non fa eccezione. Vediamo le conseguenze dell’avanzata del Coronavirus nel mondo dello sport. 

All’inizio il Coronavirus era visto da molti come un virus nato in Cina, lontano dalla società occidentale o che, quanto meno, non avrebbe raggiunto una tale propagazione. Nonostante ciò, come è noto a tutti, nel giro di poco tempo sono stati diagnosticati nuovi casi di COVID-19 anche in altri paesi, e poi in tutti i continenti.

La situazione attuale ha assunto proporzioni tali che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato lo stato di pandemia da Coronavirus. Sebbene dichiari chiaramente che tutti i paesi possono intraprendere determinate azioni per tenere sotto controllo la diffusione, la popolazione di tutto il mondo è molto preoccupata.

Le conseguenze del Coronavirus nel mondo dello sport

Poiché gli sport sono attività di massa e, in molti casi, di contatto tra i giocatori, le federazioni sportive sono state costrette ad adottare misure eccezionali per combattere questa malattia. A seguire facciamo un ripasso delle conseguenze della diffusione del COVID-19 sugli sport più popolari:

I principali campionati di calcio

La Serie A è stata la prima tra i campionati più importanti a prendere drastiche decisioni in presenza di questa minaccia per la salute globale; è sensato, dato che l’Italia è uno dei paesi con più casi al mondo e il principale focolaio in Europa, con oltre 12.000 contagiati e quasi un centinaio di decessi.

In seguito a ciò, il 9 marzo si è deciso di rinviare il campionato di calcio professionistico; nei giorni precedenti erano stati disputati alcuni incontri a porte chiuse. Per il momento il calcio è rinviato fino al 4 aprile.

E forse l’ideale sarebbe stato intervenire prima, dato che la Juventus ha confermato che uno dei suoi giocatori, Daniele Rugani, è risultato positivo; a lui si è poi aggiunto Manolo Gabbiadini, della Sampdoria.

Squadra della Juventus

In Spagna si è verificata una situazione simile con la Liga. Sebbene fosse stata presa la decisione di disputare alcune partite senza pubblico, alla fine si è optato per sospendere tutte le attività sportive di massa per due settimane. La squadra del Real Madrid ha confermato un caso, quello di Trey Thompkins, e i calciatori sono in quarantena preventiva.

Dopo giorni di esitazione, anche il campionato francese e la Premier League si sono fermati. Alcuni calciatori dell’Arsenal e del Leicester City sono già isolati e non si scarta l’eventualità di adottare apposite misure nei prossimi giorni.

Altri sport che hanno sospeso le loro gare

Nelle ultime ore, anche diverse organizzazioni sportive hanno preso drastiche decisioni per contenere la diffusione del virus. Per esempio, l’Association of Tennis Professionals  (ATP) ha cancellato il circuito maschile per sei settimane; per ora la ATP ha solo posticipato due tornei femminili.

Allo stesso modo, la NBA ha risposto agli oltre 1000 infetti negli Stati Uniti con un rinvio dell’attività a tempo indeterminato. Per il momento, Gudy Robert e Donovan Mitchell, degli Jazz dello Utah, sono due casi di cestisti positivi al tampone.

La Formula 1, il MotoGP, la MLS, il Sei Nazioni di rugby e il Mondiale di atletica sono altre gare rinviate a causa del Coronavirus.

Coronavirus nel mondo dello sport: qual è la situazione in America del Sud?

In questo continente la pandemia sembra avanzare più lentamente, almeno fino al momento attuale. Solo l’Argentina ha registrato un decesso a causa del Coronavirus. Nella maggior parte dei paesi sudamericani, di fatto, le attività quotidiane e gli spettacoli massimi si sono svolti regolarmente fino a poche ore fa.

Nonostante ciò, mercoledì scorso, 11 marzo, sono state annunciate azioni che mirano soprattutto alla prevenzione. Sebbene questa settimana siano state disputate diverse partite della Copa Libertadores, molte delle quali a porte chiuse, la Conmebol ha infine deciso nella giornata di giovedì di rinviare la gara, così come la data delle eliminatorie fissata per la fine di marzo.

Sportivi con il Coronavirus

Il Coronavirus, come sappiamo, può contagiare qualsiasi persona. Gli atleti rappresentano un gruppo incline a contrarre questo virus, poiché ogni settimana viaggiano all’estero ed entrano in contatto, o almeno così è stato fino a qualche giorno fa, con molte persone in diversi ambienti.

Pallacanestro e Coronavirus nel mondo dello sport

La notizia positiva è che nessuno degli infetti qui citati si trova in stato critico. In linea di massima, sono tutti in cura, ma non presentano maggiori complicazioni.

Per quanto riguarda gli sportivi più famosi contagiati dal Coronavirus, oltre a quelli già nominati, ricordiamo due giocatori dell’Hannover 96 della Germania, risultati positivi al tampone: Timo Hubers e James Horn.

Anche Evangelos Marinakis, proprietario della società polisportiva greca Olympiakos, è risultato positivo al Coronavirus; il suo recente contatto con molti calciatori, tra cui la squadra dell’Arsenal, ha messo in allerta molti sportivi. Il ciclista colombiano Fernando Gaviria è un altro caso di COVID-19, sebbene stia bene.

Conclusioni: l’avanzata del Coronavirus nel mondo dello sport

Sia i professionisti della salute sia enti internazionali come la OMS invitano i paesi a inasprire le misure preventive. Evitare gli assembramenti è chiaramente una delle principali precauzioni da adottare.

Detto ciò, vi sono molti interrogativi in seguito alla situazione attuale: vale la pena di svolgere eventi sportivi senza pubblico? Per caso la salute degli sportivi non è importante e interessa solo continuare a far girare la ruota degli affari?

E guardando al futuro, fin quando la normale routine della popolazione mondiale verrà stravolta da questa pandemia? Si tratta di interrogativi che non hanno ancora risposta ed è per questo che eventi come le Olimpiadi, il Campionato europeo di calcio e La Copa América sono più in dubbio che mai in questi giorni.


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